Indennità di 600 euro per Artigiani, Commerciali e Iscritti alla Gestione Separata INPS

Indennità di 600 euro per Artigiani, Commerciali e Iscritti alla Gestione Separata INPS

Il decreto “cura Italia”, come ormai sapete bene, è approdato in Gazzetta Ufficiale solo il 17 marzo, e subito si è scatenata una vera corsa all’una tantum prevista a sostegno dei lavoratori autonomi iscritti all'INPS, con conseguente esplosione di telefonate da parte dei clienti verso i consulenti.

Vediamo, pertanto, di fissare alcuni punti, tra i pochi (veramente pochi) chiari, schematizzando le varie “FAQ” emerse in queste ore convulse.

Doverosamente, dobbiamo premettere che le risposte che siamo in grado di fornire, oggi 20 marzo 2020, sono veramente poche, per il semplice motivo che il Decreto traccia una strada, ma la possibilità di percorrerla deve necessariamente discendere da istruzioni precise che dovranno essere diramate dall’INPS.

 

1) Cosa devo fare per ottenere l’una tantum di 600 euro?

- Il Decreto prevede espressamente che al fine dell’ottenimento del contributo di 600 euro si debba inoltrare un’apposita domanda all’INPS.

 

2) Quando e come devo presentare domanda all’INPS?

- Non sono ancora state rese note le modalità per presentare la richiesta, quindi non esiste la modulistica. Non essendoci una modulistica ufficiale, è evidente che non è neppure noto quali elementi dovranno essere comunicati all’Istituto Nazionale di Previdenza sociale, ma è possibile immaginarli: dati anagrafici, numero di iscrizione, dichiarazione di possesso dei diversi requisiti di accesso al beneficio a seconda della categoria di appartenenza, assenza delle cause ostative previste caso per caso. Dal testo emerge, inoltre, che non rileva il reddito, né la presenza o meno di danni documentati o autocertificati derivanti dall’emergenza Covid. Potrebbe essere richiesto un conto corrente per l’accredito della somma. Chiaramente, non è altrettanto noto a partire da quando e fino a quando potrà essere presentata domanda, ma è pressoché certo che si tratterà di domanda telematica. Sul punto potrebbe risultare discriminante il possesso del PIN INPS, magari addirittura dispositivo, per cui, ove non ne siate in possesso, consigliamo vivamente di richiederlo sin da subito

 

3) Avranno diritto all’una tantum i soci di società di persone?

- Gli interpreti della materia, in attesa delle istruzioni operative ufficiali dell’Ente, hanno pareri difformi. Si spera che i soci di società artigiane e commercianti – nel rispetto dei requisiti richiesti, quali il non essere pensionati – abbiano diritto all’indennità al pari dei titolari di ditte individuali. 

 

4) Avranno diritto all’una tantum i soci di società iscritti all’artigianato o al commercio ed anche alla gestione separata?

- Fermo restando quando espresso al punto 3), non vi è dubbio che la contestuale iscrizione all’INPS gestione separata non costituisca causa ostativa. L’articolo 28, infatti, testualmente prevede “Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.”

 

5) Quando verrà erogata l’indennità?

- Non è possibile in questa fase prevedere quando avverrà l’erogazione della somma in caso di accoglimento, poiché sul punto il Decreto non dispone nulla.

 

In conclusione, della tanto agognata “una tantum” si conosce ancora veramente poco. Occorre, pertanto, pazientare ed attendere le istruzioni INPS, in assenza delle quali il contenuto del Decreto altro non è che una mera dichiarazione di intenti.